Progetto interculturale

"Il viaggio di IBN Battuta"

Chi era Ibn Battuta, che i musulmani chiamano «il principe dei viaggiatori»?

Questo personaggio è molto conosciuto nel mondo arabo e islamico, meno nel mondo occidentale.

È considerato il Marco Polo dell’Islam, un viaggiatore instancabile che per trent’anni girò quello che era il mondo dell’epoca, dal Marocco alla Cina.

Ibn Battuta, colto giurista, partì all’età di ventuno anni, il 14 giugno dell’anno 1325, da Tangeri (Marocco) per tornare in patria molti anni dopo, dopo aver percorso centoventimila kilometri con tutti i mezzi allora in uso.

Secondo un atlante di oggi, ha attraversato l’equivalente di quarantaquattro stati moderni, dall’Africa a tutto il Medio Oriente, dalla pianura del Volga alle isole Maldive, dall’India alla Cina.

Viaggiare significava acquisire conoscenza, ma anche portarla altrove, nelle contrade più lontane dall’Arabia. Il viaggio di Ibn è un succedersi di incontri con principi e sultani, ma non solo: Ibn Battuta è un osservatore attento della società della sua epoca. Egli non scrisse mai personalmente le sue esperienze di viaggio, ma le raccontò – nel solco della tradizione orale – a Ibn Juzzay, colui che trascrisse e rese pubblica la cronaca di quei trent’anni di viaggio per incarico del sultano. Noi la conosciamo con il titolo "I viaggi".

La lettura del suo testo è un invito al dialogo tra culture.

Liberamente tratto dal quotidiano «la Repubblica» del 10 gennaio 2007

DESCRIZIONE DELLA PROPOSTA

“Il Viaggio di Ibn Battuta” è un progetto che nasce dall’esigenza di contribuire a fare della scuola un luogo di inclusione delle diverse culture e di conoscenza del proprio territorio.

Principali caratteristiche del progetto
Si colloca in ambito socio-educativo.
Si colloca in una progettazione interculturale.
Produce e distribuisce materiale didattico interculturale.
Aggiorna lo scaffale interculturale di classe e/o di plesso.
Favorisce la conoscenza dei luoghi di altre culture sul territorio.
Inclusione scolastica degli alunni stranieri.
Stimolare l’analisi dell’area geostorica e linguistica  in un’ottica interculturale.
Favorire la conoscenza e il rispetto reciproco in campo interreligioso.Giochi di ruolo. Elaborazione di materiale didattico.
Destinatari
Classi quinte scuola primaria.

Strumenti
Si potrà utilizzare il testo  “ Il favoloso viaggio di Ibn Battuta” di Fatima Sherafeddine, Rizzoli Ed.
Utilizzo del sito www.arab.it  per le immagini e e le informazioni su Ibn Battuta.
Utilizzo di Internet per reperire immagini e informazioni sui rapporti tra Venezia e il mondo arabo-islamico (collegamento ai musei veneziani che ospitano o hanno ospitato mostre sul tema).

Bibliografia :
“Venezia porta d’oriente” di Maria Pia Pedani, ed.: Il Mulino.
“Lo studente  di origine araba” Francesca Della Puppa, ed.: Guerra

Periodo di attuazione
Dall’inizio di febbraio alla fine di maggio

DESCRIZIONE ATTIVITÀ’  LABORATORIALI
Il progetto prevede due laboratori e un’uscita didattica.

Agli alunni  viene proposta la lettura del testo “ Il favoloso viaggio di Ibn Battuta” da svolgere con l’insegnante di classe. Al termine della lettura  sarà possibile avviare in aula i due laboratori dalla durata di due ore ciascuno.

Laboratorio linguistico-espressivo
“Il viaggio delle parole” :  prestiti delle parole dall’arabo alla lingua italiana; sensibilizzazione sull’alfabeto arabo; scriviamo i nostri nomi; manipolazione artistica delle lettere arabe.

Laboratorio logico-matematico
“Il viaggio delle carovane” :  da La Mecca a Venezia, le tracce della presenza araba tra le calli veneziane; l’orientamento spaziale, la qibla e la bussola araba; i numeri arabi.

Uscita didattica
La visita alla moschea di Marghera per scoprire e conoscere nuovi luoghi di culto in città  con laboratori manuali per la produzione di lampade e calami.