insegnanti: Maurizia Levorato,Annalisa Fusarini , Vania Sartorel
I bambini di tre anni entrano prendendo posto sui divanetti dell’aula polifunzionale. L’esperta ricorda le regole per entrare nello “spazio magico”; poi accende la musica invitando i bambini a muoversi liberamente sui tappeti eseguendo delle andature da lei suggerite. Quando la musica si spegnerà si dovrà rimanere immobili come statue.
Chiamati i bambini a raccolta, l’esperta inizia a leggere mimandola la storia di “Piccolo giallo e piccolo blu”e di seguito fa lo stesso con il libro “Il ladro di colori”. Al termine delle narrazioni chiede ai bambini di fare un gioco relativo alla prima storia. Spiega alla classe che farà ascoltare una musica blu e una gialla. Chiede poi a cosa associano il colore blu e il colore giallo. Tutti intervengono ricordando il blu del mare e il giallo del sole. Al suono delle rispettive musiche i bambini sono invitati a muoversi interpretando tutto ciò che rievoca il mare nel primo caso e il sole nel secondo. Con lo scopo di ripercorrere i passaggi significativi della seconda storia, l’esperta Susi ha stimolato i bambini a rispondere a degli indovinelli così da memorizzare l’intera storia. Susi conclude l’incontro salutando il gruppo dei bambini e ringraziandoli per la partecipazione e l’entusiasmo.
Rientrati in aula, i bambini di tre anni hanno scelto di rappresentare la storia di “Piccolo giallo e piccolo blu”. Il primo passaggio è stato quello di invitare i bambini a tracciare sul foglio i due colori giallo e blu distinti; successivamente gli alunni hanno sperimentato la mescolanza di questi due colori, ottenendone un terzo diverso (il verde).
I bambini di quattro anni invece, hanno rielaborato la storia de “Il ladro di colori”. Ognuno di loro ha interpretato un personaggio, drammatizzandone la trama. Visto l’entusiasmo dei bambini, l’esperienza è stata ripetuta più volte anche scambiandosi i ruoli nell’interpretazione dei personaggi favorendo la memorizzazione e l’interiorizzazione della storia.
La rappresentazione grafica ha riguardato le due fasi simboliche del racconto. A tale scopo il foglio è stato diviso a metà: nella prima si è voluto rappresentare il giardino senza colori (uso del solo colore grigio simbolo della tristezza e dell’infelicità); nella seconda l’arcobaleno,con la sua varietà di toni e sfumature è diventato il simbolo dell’allegria, della felicità e della RINASCITA.
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