anno scolastico 2018-2019
SEZIONE 5A VERDI
insegnanti Boldrin Claudia e Scaramuzza Francesca
La proposta operativa seguente riprende dal gioco dell’aereo e le vedute dall’alto del nostro paese.
REALIZZARE LA MAPPA DEL QUARTIERE
Setting: i bambini sono seduti sulle sedie come in un teatro mentre viene proiettata la mappa di Favaro su un grande foglio fissato a muro.
<Oggi giochiamo ancora a fare i droni e andiamo alla scoperta del nostro quartiere, ma partiamo da lontano …> dice la maestra, e aggiunge <cosa vedete?>
Gaia: è una mappa, che serve per trovare le case - Leonardo anche per trovare il tesoro - Zaccaria: ma le case si vedono molto lontane ... Maestra: perché siamo ancora lontani, siamo molto in alto, Gaia: uhuuu, io soffro di vertigini!
Riprendendo le posizioni delle case dei bambini le maestre evidenziano le strade proiettate in cui si trovano gli indirizzi degli alunni. Terminata la proiezione, i bambini si rendono conto che le tracce delle strade sono rimaste ben visibili. <Ora non ci resta che attaccare le vostre case o il palazzo dove abitate> dicono le maestre e invitano i bambini a portare una foto dell’esterno della loro casa. Martino io so che ci sono due differenze tra il palazzo e la casa, il palazzo è più alto e la casa è più bassa e poi il palazzo non ha il camino!
POSIZIONIAMO LE NOSTRE CASE SULLA MAPPA: Ogni bambino, munito di foto , descrive ai compagni la sua abitazione. Successivamente condivide la foto con i compagni; questa procedura si ripete ogni volta che un bambino porta la foto della sua casa. Dopo la presentazione ogni bambino, incolla la propria casa sulla mappa supportato dalle maestre che indicano la giusta collocazione.
ARRICCHIAMO LA MAPPA
I bambini si ritrovano spesso a osservare la mappa e sono molto attenti ai particolari, tanto che Samuele, di ritorno dal basket si è stupito di vedere una casa in più, subito ha chiesto di chi fosse mai quella casa, <di Micol> ha risposto la maestra e lui si è stupito di come mai non l’abbia spiegata a tutti i compagni …
Lo scopo della successiva attività è di indurre i bambini ad individuare nuovi elementi che compongono il paesaggio urbano in cui vivono.
Maestra: la mappa si sta arricchendo sempre di più di oggetti , sapete che significa “arricchire,? Gaia: vuol dire che la mappa diventa anche più ricca di cose … di case - Emanuele: diventa anche più ricca di strade. Le maestre invitano i bambini a pensare a quali altri elementi potrebbero essere inseriti nella mappa. <Provate a chiudere gli occhi> dice la maestra <e immaginate cosa vedete quando venite a scuola>…i fiori…le api … gli alberi … i marciapiedi, il pulmino e i pali della luce … le macchine e i sassi … le moto, il tram e i negozi … i cestini della spazzatura … le biciclette … le foglie e le persone … i bambini che giocano a palla …i cartelli e i giochi della scuola … le rotonde e le strisce pedonali … autobus … i semafori. Tutti gli elementi vengono ripetuti insieme ai bambini per fissarli ancora di più nella memoria poi, suddivisi in piccoli gruppi, si inizia a disegnare i diversi elementi su dei cartoncini bianchi. Per coloro che non ricordano come disegnare una macchina o una bici o altro si ricorre alle immagini sul web, i bambini osservano e copiano: il risultato è eccellente!
A SPASSO PER IL QUARTIERE ALLA RICERCA DI NUOVI DETTAGLI
È una bellissima giornata di sole e noi ne approfittiamo per una passeggiata per le strade del Quartiere. Prima di partire spieghiamo ai bambini lo scopo dell’uscita “scovare” altri particolari da aggiungere alla nostra mappa, andare alla ricerca di edifici o luoghi che non abbiamo ancora inserito nella mappa. Durante l’uscita notiamo l’hotel con le stelle e le bandiere, il Municipio, la chiesa, la biblioteca, la casa di Gioele e una casa con una vasca dei pesci in giardino. Nel pomeriggio ogni bambino, come un vero cronista, appunta quanto notato al mattino, gli schizzi, tracciati con il pennarello nero, sono ricchi di particolari e serviranno da spunto per rappresentare gli edifici da incollare sulla mappa.
PROGETTIAMO UNA CASA
Suddivisi in gruppi di tre o quattro componenti i bambini progettano e costruiscono una casa utilizzando diverse tipologie di costruzioni. La consegna prevede che deve essere costruito un unico edificio utilizzando un solo tipo di costruzioni (mattoncini di legno o costruzioni piccole, o costruzioni grandi …). Al termine ogni gruppo spiega ai compagni la loro costruzione.
"Prima abbiamo cominciato con il pezzo verde per fare il pavimento, poi abbiamo messo i mattoni per non far entrare il freddo (abbiamo fatto i muri). Ha le porte e le finestre, poi Emanuele ha detto: “facciamo il tetto così piatto?” La nostra casa è stata costruita con i mattoncini di legno. Ha anche le scale, poi è una casa che si trova in spiaggia, ha le porte e le finestre, e un camino con il coperchio a forma rotonda. Dietro abbiamo fatto un buchino per far entrare l’aria quando è caldo e la porta d’entrata ha la parte superiore fatta ad arco"
La nostra casa è costruita con i lego piccoli. Sotto c’è il pavimento, c’era anche una rampa per andare con lo skateboard; ci sono i muri, ci sono le finestre, abbiamo fatto delle porte con i vetrini dei lego, abbiamo messo due a due, uno davanti e uno dietro. Ha il tetto piatto, ha la scala e l’antenna. Dentro alla casa abitano tre cavalli. C’è una rete che fa paura ai cavalli e quindi non escono; prendono paura della rete e quindi non escono. La nostra casa ha a forma quadrata e ha solo un piano.
LA CASA IN TRIDIMENSIONE
L’abilità di pensare e progettare diverse tipologie di edifici ci induce a proporre ai bambini una attività che preveda la costruzione di una casa composta da alcune stanze. le maestre costruiscono un “oggetto curioso” con alcune scatole di medicinali e lo presentano ai bambini, la loro risposta è immediata: “sembra un casa con le stanze!”. così ha inizio l’esperienza di progettazione e costruzione di una casa individuale. Ogni bambino ha a disposizione un quadrato di cartoncino spesso bianco (che fungerà da supporto) e tre scatole di medicinali (ogni bambino decide quali scegliere fra le tante a disposizione) che collocherà sul supporto secondo un’idea personale.
Come procediamo: Quando tutti i bambini hanno costruito la struttura di base si procede con l’allestimento degli interni, condividendo in un circle-time le divere ipotesi di allestimento. I bambini ripensano agli arredi dellla loro casa , mobili e suppellettili: i letti, anche quello a castello!, gli armadi, i comodini, la scrivania, la sedia ...Stella: e ci va anche una cassettiera; Samuele: io ho anche un orologio. Gaia: c’è anche il bagno; Zaccaria nel bagno c’è la doccia ... il water ... la lavatrice ...il lavandino. Edoardo in cucina c’è il tavolo… le sedie ... i mobili ... i fornelli ...il frigo
Dopo aver individuato gli elementi che caratterizzano le diverse stanze passiamo alla fase operativa. Ogni bambino decide dapprima la tipologia di pavimento (chi preferisce inserire un unico pezzo di cartoncino che ricorda il pavimento della loro casa, altri invece ricoprono la superficie con la piastrellatura
Zaccaria io, a casa, ho le piastrelle bianche e verdi. Emanuele io invece ho delle piastrelle lunghe lunghe
Successivamente vengono decisi gli elementi da inserire nelle proprie stanze: letto singolo o il letto a castello, il divano o le poltrone, tavolino o mobile da cucina …i tavoli e le sedie, si inseriscono gli armadi, le librerie, qualcuno disegna anche gli abiti all’interno dell’armadio. Samuele ricopre la sua stanza di armadi <io ne ho 4!> dice. Ogni bambino sceglie il colore del cartoncino con cui costruire i diversi mobili, e le stoffe che diventeranno coperte, cuscini, tappeti, tende della doccia …
Ci si impratichisce nel ritaglio, nella piegatura e nell’incollaggio…Le case si arricchiscono sempre più di particolari: la televisione, i quadri, il lavandino del bagno e persino il water. Qualcuno costruisce anche la terrazza e posiziona il pallone e le piante. E da ultimo, ma molto importante i bambini disegnano sé stessi per poter giocare all’interno della propria casa o con gli amici, Aylin disegna tutta a sua famiglia, perché a casa sua <ci sono proprio tutti!>. Una volta completate, le case diventano il gioco preferito di molti bambini: muovono i personaggi all’interno, vanno a trovare gli amici nelle altre casette. Il gioco del “facciamo finta che… “, favorisce il dialogo, la narrazione di vissuti personali e l’ideazione di racconti fantastici.
La mappa del quartiere ricopre una parete è ed parte integrante della nostra sezione, più volte abbiamo chiesto ai bambini di toglierla per esporre altri elaborati ma ci hanno sempre risposto che la mappa "serve per vedere dove si è" e "per andare a trovare gli amici". Spesso infatti i bambini prendono le macchinine e percorrendo le strade sulla mappa fanno finta di andare in visita ai compagni; succede anche che consultino la mappa insieme ai genitori per insegnare loro dove abita l'amico o l'amica che andranno a trovare dopo la scuola. Ogni volta che i bambini si recano, per uscite didattiche, in luoghi esterni la scuola (in piscina, in campagna, dal fruttivendolo, in biblioteca) viene individuata la posizione sulla mappa e contrasegnata con il disegno dell'edificio in cui si sono recati.
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