Progetto “Lotería mexicana”

Dopo opportuna richiesta attraverso le istanze online, la prof.ssa Favaretto ha invitato nelle ore da lei svolte in classe del giovedì 20 aprile, l’esperta esterna Carmen Parada, artista messicana, per lo svolgimento di un laboratorio CLIL (Arte e Immagine in spagnolo) in orario curricolare e senza alcuna spesa da parte dell’istituto.

L’artista originaria di Guadalajara, direttrice del colectivo Mujer y Arte, presente a Venezia per pochi giorni contestualmente all’inaugurazione della sua mostra personale, si è prestata per tenere delle lezioni nelle classi seconde (b, e, f, c, d) in cui ha presentato il gioco tradizionale della lotteria messicana.

Il laboratorio, documentato da fotografie e video (in cui appaiono esclusivamente gli alunni di cui abbiamo il consenso per le immagini) si è svolta secondo queste modalità:

Presentazione dell’artista agli studenti in lingua spagnola eseguita dall’insegnante di classe Silvia Favaretto (comprensione orale)

Spiegazione del gioco della lotteria messicana (sorta di tombola ma invece di chiamare dei numeri si chiamano dei personaggi abbinati a delle figure) in lingua spagnola da parte dell’artista Carmen Parada (comprensione orale)

Esecuzione del gioco (comprensione orale, produzione orale, apprendimento di tratti caratteristici e figure importanti nella cultura messicana)

Premiazione dei vincitori

Realizzazione di un elaborato artistico a coppie, riproducendo una delle carte del gioco utilizzando le tempere (spiegazione personalizzata in ogni coppia eseguita in lingua dall’artista (CLIL di arte in spagnolo con comprensione e produzione orale)

L’elaborato artistico, frutto di una sintesi fra la comprensione e la capacità di trasferire le conoscenze appena apprese su di un diverso formato espressivo (il disegno) permette di sviluppare la capacità di sintesi e aumenta la creatività. Il lavoro a coppie permette l’interazione e la cooperazione.

Gli elaborati verranno ultimati ed esposti nelle aule stesse permettendo di fissare alcuni nuovi vocaboli appresi e allo stesso tempo di gratificare gli “artisti in erba”