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Il bambino che arriva alla scuola dell’infanzia ha una ricchezza data dall’insieme dei suoi vissuti e dalla sua storia personale che determinano le prime visioni del mondo che lo circonda. A ciò si aggiunge una molteplicità di potenzialità inespresse che ancora devono essere scoperte, per cui diventa fondamentale il ruolo della scuola per svilupparle, stimolarle e aiutare il bambino ad esprimerle prendendone consapevolezza. Allo stesso tempo è importante che la scuola riconosca anche tutte le fragilità, le insicurezze e le difficoltà di cui il bambino è portatore, sviluppando dei percorsi che possano aiutarlo a conoscersi, a imparare a superare le frustrazioni, a sviluppare una fiducia crescente nelle sue capacità. Infatti come si può leggere nelle Indicazioni Nazionali e anche nel PTOF d’Istituto, per le insegnanti è fondamentale favorire nei bambini, fin dalla scuola dell’infanzia, lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza per porre le basi di un percorso di crescita globale del bambino. Questo lo porterà a conoscere se stesso e avere fiducia nelle proprie capacità, ad andare incontro all’Altro nel rispetto delle regole per la convivenza e delle libertà altrui e ad aprirsi al mondo che lo circonda con un atteggiamento di continua curiosità e desiderio di ampliare le sue conoscenze.
Nella scuola dell’infanzia l’ambiente di apprendimento è strutturato in modo che ogni bambino/a si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato.
- Lo spazio: l’ambiente della scuola dell’infanzia è fondamentale che sia accogliente, curato e caldo per favorire la serenità dei bambini che vi entrano quotidianamente. È importante che sia un ambiente in cui si rispecchiano le scelte educative attuate dalla scuola attraverso la predisposizione di materiali e oggetti invitanti per i bambini e che raccontino alle famiglie la vita scolastica dei figli. Negli spazi e nei materiali della scuola dell’infanzia quindi si possono, e si devono, rispecchiare i desideri dei bambini di giocare, di muoversi, di esprimersi attraverso molteplici linguaggi, di crescere e diventare “grandi”.
- I tempi: è fondamentale che i tempi alla scuola dell’infanzia siano distesi, sia da un punto di vista del processo di crescita del bambino, sia per quanto riguarda l’organizzazione del tempo che i bambini passano a scuola. Sotto quest’aspetto infatti la scuola e le insegnanti trovano il giusto equilibrio tra i momenti di cura, di relazione tra pari e con l’adulto e di apprendimento. In questo equilibrio giocano un ruolo fondamentale le routine, cioè tutti quei momenti fissi nella giornata a scuola e che consentono al bambino di orientarsi nella scansione del tempo, di ciò che succede prima e ciò che viene dopo, di anticipare gli eventi, di rassicurarsi grazie ad una scansione temporale che rimane invariata e che gli permette di avere la serenità per accettare e partecipare alle attività proposte, di auto controllarsi e di responsabilizzarsi.
- Una scuola accogliente: una buona accoglienza, sia di chi entra a scuola per la prima volta, sia di chi vi ritorna dopo il periodo delle vacanze, rappresenta la prima condizione essenziale per una positiva esperienza scolastica. È importante infatti curare il passaggio dei bambini tra i vari contesti in cui vive la sua giornata e costruire una continuità educativa tra questi ambienti. Si tratta quindi di accogliere non solo i bambini, ma anche le loro famiglie che sono portatrici di una storia e della loro cultura. Per questo l’accoglienza è un momento privilegiato per poter costruire scambi e responsabilità condivise e che offre preziose opportunità di conoscenza e collaborazione reciproca tra la scuola e la famiglia. Una scuola accogliente sa valorizzare le famiglie con tutte le loro risorse e costruire un ambiente che favorisca la costruzione di legami di fiducia.
Sulla base del contesto e delle particolari caratteristiche dei bambini, le insegnanti scelgono tra diverse strategie di insegnamento flessibili, perché possano rispondere alla molteplicità di bisogni. Tra gli elementi che concorrono alla scelta di metodi e strumenti da utilizzare si trovano anche gli obiettivi da perseguire, i contenuti da proporre, la realtà della scuola e i ritmi di sviluppo e apprendimento di ogni bambino. Tutto ciò porta alla scelta di differenti metodologie e strategie da parte delle insegnanti per promuovere e consolidare l’interesse e la motivazione ad apprendere dei bambini. Qui di seguito illustreremo le principali metodologie e strategie utilizzate nei due plessi dell’Istituto.
- Metodologia dell’espressione: prevede che ogni bambino possa manifestare i suoi talenti e interessi, sentirsi libero di esprimere le sue idee senza essere giudicato e prendere attivamente parte al processo di conoscenza.
- Metodo della scoperta e problem solving: utilizzare questo metodo consente il coinvolgimento attivo dei bambini nei percorsi di ricerca di nuovi contenuti e di interpretazione e interiorizzazione di nuove conoscenze.
- Peer education: l’educazione tra pari permette ai bambini meno abili, all’interno del gruppo dei compagni, di essere affiancati e aiutati dai bambini con elevate capacità, di apprendere per imitazione e di arrivare insieme alla costruzione di conoscenza. Si tratta di una metodologia che influisce sullo sviluppo dell’autostima del bambino e sulle sue capacità comunicative e relazionali.
- La valorizzazione del gioco: il gioco si presenta come vera e propria metodologia didattica per stimolare la curiosità dei bambini e il loro desiderio di scoperta e di condivisione. Partire dal gioco e dal divertimento che ne scaturisce per il bambino, permette alle insegnanti di raggiungere gli obiettivi stabiliti per ogni attività didattica e che sono fondamentali per il processo di crescita.
- L’esperienza diretta: come illustrato nelle Indicazioni, la conoscenza per il bambino parte inizialmente dal corpo, tutto ciò che scopre viene prima conosciuto attraverso i sensi e l’esperienza corporea, per poi essere assimilato e rielaborato. Per questo motivo è fondamentale che le proposte della scuola dell’infanzia partano proprio dall’esperienza diretta del bambino con la realtà che lo circonda. Ciò favorisce un atteggiamento di ricerca, esplorazione e scoperta nel bambino che lo porterà a conoscere il mondo attraverso la formulazione di domande e di ipotesi, la ricerca di soluzioni e la risoluzione di problemi.
- Il lavoro individuale e in piccolo o grande gruppo: nel proporre le attività didattiche è fondamentale considerare l’importanza che ricopre la relazione con gli altri per lo sviluppo delle conoscenze. Perciò, in base al contesto e agli obiettivi da raggiungere, si propongono attività individuali e in piccolo o grande gruppo. Nel caso delle attività individuali viene privilegiato il rapporto con l’adulto, l’osservazione dello sviluppo dei singoli bambini, la capacità di applicare abilità e conoscenze già acquisite a nuovi contesti. Nel caso delle attività in piccolo e grande gruppo invece si va a privilegiare la relazione con i pari, l’assunzione di responsabilità, la condivisione e co-costruzione delle conoscenze, la collaborazione per raggiungere obiettivi comuni, l’imitazione positiva e l’aiuto reciproco tra i bambini.
- Le conversazioni: le conversazioni guidate sono occasioni di confronto e di scambio di idee da parte dei bambini che attraverso la conversazione possono apprendere le regole della lingua parlata, la reciprocità tra chi parla e chi ascolta, la valorizzazione di diversi punti di vista e la negoziazione dei significati. Le conversazioni guidate permettono di costruire un positivo clima di gruppo che faciliterà e supporterà le successive attività.
- Il laboratorio: consente di lavorare con i bambini su specifici contenuti. Nel laboratorio il numero di bambini è ridotto e questo favorisce una maggiore co-costruzione di conoscenza attraverso esperienze pratiche con oggetti, materiali ed elementi naturali. La didattica laboratoriale consente di valorizzare al meglio le diverse abilità dei bambini e di incoraggiarli a credere nelle loro capacità, nella creatività che possono esprimere e nel valore comunicativo di ciò che riescono a realizzare.
Queste metodologie e strategie vanno a intrecciarsi con la scelta di spazi, materiali, strumenti e tecniche che contribuiscono al processo di apprendimento/insegnamento e sono caratterizzate dalla loro interdipendenza e flessibilità. Un’insegnante può infatti decidere di utilizzare più strategie didattiche per lo svolgimento di un’attività e soprattutto di personalizzarle e adeguarle ai diversi stili di apprendimento dei bambini, per consentire a tutti di raggiungere gli obiettivi.
L'introduzione dell'educazione civica nella scuola dell'infanzia aiuta i bambini e le bambine a scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i rapporti interpersonali attraverso regole condivise che si definiscono attraverso il dialogo e il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri. Significa porre le fondamenta di un rapporto rispettoso tra uomo – mondo – natura – ambiente e territorio di appartenenza sin dall’infanzia.
LA DOCUMENTAZIONE E LA VALUTAZIONE
Alla scuola dell’infanzia, come riportato nelle Indicazioni, la valutazione ha una valenza formativa, ciò significa che è orientata ad accompagnare costantemente i processi di apprendimento e di insegnamento, per scoprire e incoraggiare tutte le potenzialità del bambino. In questi termini gli elaborati dei bambini uniti alle conversazioni guidate, alle osservazioni delle insegnanti e al confronto tra colleghe, contribuiscono a valutare i percorsi che vengono svolti a scuola.
ATTIVITA’… ALCUNI ESEMPI
LETTURA: riflettere sulla lingua e sviluppare competenze linguistiche sviluppando la capacità di ascolto e di comprensione.
NUMERI E FORME: per avvicinare i bambini al mondo dei simboli, delle forme del mondo e delle quantità.
USCITE IN QUARTIERE: per conoscere il territorio e le tradizioni, acquisire maggiore consapevolezza al di fuori degli spazi scolastici e avere relazioni con gli altri ordini scolastici (per es: San Martino, Carnevale, “giornate speciali”, passeggiate al parco, attività di condivisione con la scuola primaria o l’altra scuola dell’infanzia).
CORPO, MOTRICITÀ E RITMO: per favorire la conoscenza e la consapevolezza di sé, la motricità delle mani, l’armonia del corpo nello spazio e nel tempo, anche con attività musicali, la cura e il rispetto di sé e degli altri.
LE GIORNATE SPECIALI: Le insegnanti valorizzano e propongono anche attività specifiche che affrontano tematiche ritenute importanti per l’inclusione e per la promulgazione di una sana e corretta educazione civica attraverso la sensibilizzazione dei bambini e delle famiglie verso alcune giornate speciali quali ad esempio:
LA “GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI”: per accettare e favorire l’inclusione e la diversità come ricchezza per ognuno.
LA “GIORNATA DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE”: per scoprire i Diritti della Convenzione dell’Onu e i Diritti naturali (di G.Zavalloni) per il rispetto dell’infanzia e la crescita serena dei bambini e delle bambine.
LA “GIORNATA DELLA TERRA”: per sviluppare il rispetto per il pianeta e favorire un approccio ecosostenibile.
LA “GIORNATA DELLA GENTILEZZA”: per favorire la consapevolezza che essere gentili, altruisti e attenti all’”altro” è fondamentale per il benessere di ciascuno e per creare relazioni positive.
LA “GIORNATA DELL’INCLUSIONE”: per sviluppare le competenze sociali che portano a far apprezzare l’originalità di ciascuno, comprensiva di talenti e limiti, perché nessuno resti escluso.
LA “GIORNATA DELLA MEMORIA”: perché solo abbattendo il muro dell’egoismo e del pregiudizio si può creare insieme un solido muro di “pietre di pace” contro le difficoltà della vita.
LA “GIORNATA DELLA LETTURA”: per favorire la nascita di lettori consapevoli e motivati.
VICINI ALLA NATURA: per scoprire, attraverso attività di giardinaggio, allevamento e osservazioni al microscopio, i ritmi e le trasformazioni della natura.
LO SPORT: per favorire la consapevolezza e la coordinazione della propria fisicità statica e dinamica, lo spirito di collaborazione ed interazione con gli altri, l’inclusione serena di tutti i bambini/e, l’autostima, l’immaginazione; sperimentare diversi tipi di respiro, favorire il rilassamento fisico e psichico, sviluppare l’ascolto di sé e delle proprie emozioni, il rispetto e la cura di sé e degli altri.
CODING: per sviluppare le strategie di risoluzione dei problemi, orientarsi nello spazio, ordinare in sequenza le fasi di un processo.
ARTE A COLORI: per favorire la creatività, ma manualità, la conoscenza dei materiali e degli strumenti artistici convenzionali o di recupero.
USCITE O INTERVENTI DI ESTERNI: per stimolare competenze cognitive e sociali anche grazie all’offerta di percorsi proposti dagli enti territoriali, come per es. la Municipalità di Favaro Veneto con le animazioni a Natale e Carnevale, il Palazzetto Bru Zane per la diffusione del Romanticismo musicale nelle scuole, i servizi di Veritas per l’attenzione al riciclo, la Municipalità per l’educazione stradale, gli Itinerari educativi del Comune di Venezia, i servizi bibliotecari.
IN GIARDINO PER IMPARARE: perché anche il giardino è uno spazio didattico e di apprendimento, attraverso il contatto con materiali naturali o di recupero, in un contesto di scoperte, prove ed errori, manualità e motricità globale.
SICUREZZA: per favorire la consapevolezza di comportamenti corretti durante la gestione delle emergenze in caso di terremoto, alluvione, incendio.
FAMIGLIE A SCUOLA: La nostra scuola valorizza la reciproca collaborazione con la famiglia, riconoscendola come luogo naturale e primario per l’educazione dei bambini; per questo motivo si organizzano, nel corso dell’anno, momenti di festa con la partecipazione delle famiglie. Queste diventano occasioni di incontro, di scambio e offrono la passibilità alle famiglie di entrare nella vita scolastica dei bambini e di avere una finestra sul loro processo di crescita all’interno di un ambiente ricco di stimoli, di relazioni e di scoperte.
Le famiglie sono accolte, per esempio, durante la festa di Natale e di fine anno scolastico, per la “Giornata della Famiglia” o in altre occasioni di Giornate Mondiali, per la preparazione di oggetti per i mercatini o la realizzazione di una loro performance in occasione del Natale, per attività sportive o artistiche come esperti esterni da proporre a scuola.
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